Carissimi, Cristo è risorto, e se non fosse risorto tutto sarebbe vano, vana sarebbe la nostra fede, vana sarebbe ogni nostra affermazione positiva, certa, gioiosa rispetto alla vita, e vana sarebbe ogni nostra ricerca e attesa di felicità e di salvezza, tutto sarebbe nella menzogna.
Senza l’avvenimento della risurrezione di Cristo, alla positività della vita, ci sarebbe una sola alternativa: il niente. Al di fuori della resurrezione di Cristo tutto è illusione. Per questo la Chiesa, con premura materna, ancora ci ripete l’annuncio di salvezza: “Cristo è Risorto!”. Ancora ci ripete che per la verità e il bene della nostra vita è necessario riconoscere Cristo risorto e ci dice che tutto ciò è solo per grazia. Come è realista la seguente preghiera della liturgia: “sostieni sempre la fragilità della nostra esistenza con la tua grazia unico fondamento della nostra speranza”. Senza il mistero di Cristo risorto, cuore del mistero cristiano, saremmo senza speranza, saremmo condannati a perire nel nostro male, nel nostro peccato, cioè chiusi in una realtà che è destinata a dissolversi nel nulla, e allora tutto ciò che vibra nel nostro cuore: i nostri desideri, i nostri pensieri, le nostre attese di bene sarebbero pura illusione. Non c’è altra alternativa che tra Cristo risorto e l’illusione della vita. Senza Cristo risorto tutto sarebbe vanità.
Per questo la Chiesa, che sempre ci rende presente Cristo risorto, anche quest’anno rinnova l’annuncio: “Cristo è risorto” e ci invita a intensificare la nostra domanda, la nostra preghiera.
Riconoscere Cristo risorto è grazia, è dono, per questo è decisiva la posizione umana che si fa supplica, che si fa domanda, questa è la nostra ricchezza più grande.
Come l’intelligenza più grande di fronte al bisogno di senso e di bene che la vita richiede è affermare la necessità di Cristo facendo nostre le parole di San Paolo VI: “tu ci sei necessario o Cristo”, così l’affettività più ricca, il realismo più intenso è domandare Cristo: “Vieni Signore Gesù”.
Se Cristo entra nella nostra vita tutto rinasce, tutto si rigenera: “se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo” (2 cor. 5,17-18). Vuol dire che con Cristo imparo a leggere e conoscere la realtà affermandola nella sua verità e soprattutto imparo ad amare la realtà nella sua verità. La fede in Cristo risorto è luce di verità sopra ogni cosa. Abbiamo un compito prioritario dentro il mondo: essere testimoni di Cristo risorto, portatori di Speranza. Buona Pasqua.
+ Roberto, Vescovo