25/12/2007 – Natale 2007 – Messa del giorno

25-12-2007
VOLTERRA CATTEDRALE   Martedì 25 dicembre 2007Ha parlato a noi per mezzo del Figlio     (Eb 1,2)(MESSA DEL GIORNO DI NATALE 2007)                Is 52,7-10: Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.                Sl 97: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.                Eb 1,1-6: Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.                Gv 1,1-18: Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.                        Carissimi fratelli e sorelle,            Alla descrizione pastorale della nascita di Gesù che abbiamo ascolta-to questa notte, fa seguito, nella liturgia del giorno di Natale, una riflessione sulla natura di questo bambino che ci è nato. Il Natale ci viene presentato come il culmine della rivelazione che Dio ha fatto agli uomini. Ci è stato detto e ripetuto: Dio nessuno l’ha mai visto. Proprio il Figlio unigenito, che era presso i Padre, lui lo ha rivelato. Nessun profeta avrebbe potuto immaginare fino a che punto sarebbe arrivata la fantasia di Dio, fino a farsi prossimo dei suoi, «venne fra la sua gente», «venne ad abitare in mezzo a noi», «in questi giorni Dio parla ci per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo».            All origine dell esperienza religiosa ebraico-cristiana sta l iniziativa di Dio che si rivela nella storia, in forma progressiva, attraverso gli avveni-menti e le parole che li interpretano. E questa rivelazione è per dare un significato, per interpretare la nostra storia. Dopo tante parole, dopo tante rivelazioni nel passato, Gesù è la Parola ultima di Dio, non solo cronologicamente, ma qualitativamente. Gesù è più dei padri, è più grande dei profeti, Gesù è il Figlio; egli solo è l erede di tutto ciò che è del Padre; anzi fu già con lui all origine del creato; egli irradia la gloria di Dio, ossia la sua presenza nel creato e nella storia, è l impronta della sua essenza ed esistenza,  è parola potente e vivificatrice; è venuto a purificarci dai peccati ed ora è alla destra del Padre.              Nella storia umana e nella storia della salvezza non sono gli uomini a prendere l iniziativa, ma Dio stesso (Cf Eb 2,10; 6,17; 13,20-21). È il Dio che cerca il dialogo, come ci è raccontato nella parabola dei vignaioli: Dio che manda sempre qualcuno verso gli uomini, fino a mandare il Figlio. Dio ha rotto il silenzio, è uscito dal suo mistero, si è rivolto all uomo e gli ha svelato i segreti della sua vita personale; gli ha comunicato il suo disegno inaudito di una alleanza affinché l uomo possa partecipare alla sua vita divina…… (continua)           
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