Messa crismale 2001

11-04-2001
Messa crismale 2001

«Lo  Spirito del Signore è su di me, per questo mi ha consacrato con  l’unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio». Il testo di Isaia, citato da Gesù nella sinagoga di Nazaret, introduce e sintetizza, nella teologia di Luca, la vicenda messianica del Signore nel suo rapporto al Padre ed agli uomini.

Ci ritroviamo stasera, avvolti nel manto di pietra della nostra Cattedrale, per celebrare la Messa Crismale: fonte di tutti i sacramenti che verremo celebrando nel corso dell’anno, all’interno delle nostre comunità Parrocchiali; scaturigine di quello stesso evento che è la Chiesa, quale prolungamento ed attuazione dell’agire di Cristo per la santificazione e la salvezza del mondo.

Da questa Eucarestia si diparte, come da fonte, il grande fiume dell’organismo sacramentale, che attraverso il settenario dei sacramenti compagina, corrobora, accompagna il cammino della Chiesa nel tempo, inondandola della gioia pasquale: «un fiume, i suoi ruscelli rallegrano al città di Dio, la più santa dimora dell’Altissimo».

 

Attorno alla mensa della parola e del pane, attorno «all’olio di esultanza», ci raccogliamo tutti stasera: la Chiesa di Volterra è qui con i suoi laici ed i suoi religiosi, con il presbiterio ed il vescovo, ed in questo gesto ed in quest’ora essa è «consumata nell’unità» «affinché siano perfetti nell’unità».

E ciò che per primo ed insistentemente vorrei significare è l’unità del nostro presbiterio e lo faccio dinanzi ai laici che sono presenti a questa celebrazione non per elevare nuovi reticolati tra clero e laici né, ancor meno, per portare in piazza problemi e fatiche che talora ci appannano o ci affliggono, ma perché l’unità presbiterale è chiamata ad essere esemplare e  ministeriale nei confronti della più ampia comunione ecclesiale.

Oggi è il «dies natalis calicis»; è il giorno natalizio del nostro sacerdozio! Per questo siamo qui raccolti a compiere il gesto che segna la nostra identità e la nostra missione, che ci dà volto e strada al servizio della Chiesa, per la vita del mondo. Ed in un giorno come questo ci raccogliamo assieme attorno all’Altare, segno del Cristo crocifisso e risorto, presente in mezzo ai fratelli